Caffè-Pensiero N°4: Il primo è stato postato il 12 giugno, il secondo il 14 giugno, il terzo il 23 giugno.
Ci siamo lasciati qualche giorno fa dopo aver analizzato le novità tecniche studiate, sperimentate e introdotte dal marchio Tenacta Group, realtà industriale italiana a cui fanno capo attività diversificate, accomunate dall’impiego di tecnologie all’avanguardia come il progetto “Caffè del Caravaggio”, senza ancora introdurre il discorso vero sulla qualità della materia prima che viene utilizzata quando si prepara un buon caffè.
Su questo argomento si evidenziano due fazioni (sia fra i consumatori che fra gli addetti) e cioè, chi è disattento e non si interessa affatto alla provenienza, alla filiera e alla qualità (e fatto salvo poche eccezioni sono la maggioranza) e chi invece crede di saperne qualcosa perché conosce le parole “Robusta” e “Arabica”. Capirete che ad esempio, rispetto al vino dove un po’ di conoscenza si è diffusa, dove tanti consumatori hanno approfondito l’argomento facendo dei corsi o informandosi al ristorante, dove ci sono tantissimi professionisti bravi anche in ristoranti di medio livello, insomma rispetto al vino non c’è attenzione e anche poca curiosità.
Arabica e Robusta sono i due tipi di chicchi di caffè utilizzati per produrre le miscele normalmente in commercio, le loro principali differenze sono da ricercarsi nel gusto e nel luogo dove vengono coltivati. La prima importante differenza è genetica: l’arabica ha 44 cromosomi e la robusta 22, l’arabica (che fra parentesi è il 70% del caffè prodotto al mondo) viene maggiormente coltivata nell’America del sud, in quella Centrale, in Kenya, Etiopia e Africa dell’est in generale, la robusta invece è mediamente prodotta dall’Africa dell’ovest (Camerun, Costa d’avorio ecc.) e in estremo oriente (Vietnam e Indonesia per primi). Oltre a questo l’arabica cresce al meglio a quote elevate, sopra i mille metri e ha bisogno di molta pioggia, mentre la robusta cresce anche a quote più basse e in condizioni, diciamo, meno ideali in termini di umidità e tipo di terreno. I chicchi di arabica e di robusta sono distinguibili, quelli di arabica sono più allungati, quelli di robusta invece hanno una forma più arrotondata e presentano un solco più dritto. La robusta contiene inoltre un livello più alto di caffeina rispetto all’Arabica, fino al doppio, questo fattore è da considerare importante da chi ha difficoltà nel prender sonno dopo aver bevuto un caffè in più…. Vi siete mai chiesti: “Che caffè era?”….. male….. è sempre bene chiederselo. (4.Continua)
#aromadAutore #chiedilacartadelcaffè.