Nuove foto aggiunte

SOTTO LA TOQUE:
Eros Picco
Concreto, Estroso, instancabile

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Eros Picco del ristorante Innocenti Evasioni di Milano, che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigorifero

Incontrare Eros Picco è un momento di calma, una personalità che non è urlata né esibita, ma rassicurante e cordiale, capace di mettere a proprio agio l’interlocutore come il cliente del ristorante, ma quando farete la conoscenza di Picco e della sua cucina preparatevi comunque a delle sorprese. La forza di questo cuoco sta nell’avere radici solide e un amore smisurato per il made in Italy che gli arrivano da una bella famiglia unita dove tutte le domeniche si cucinava insieme e si tramandavano le ricette della tradizione, seguiranno le basi scolastiche apprese sui banchi dell’Alberghiero Carlo Porta e poi tanto lavoro in alcune cucine importanti di casa nostra.
Si concederà in seguito di maturare estro, creatività e fantasia con un lungo periodo di esperienze nei ristoranti più cool di Francia, facendosi incantare dalla nuova onda di cucina che ha attraversato il settore nei ’90, ma rimanendo sempre se stesso, concreto e convinto ambasciatore dell’italianità migliore, con la quale ha poi conquistato l’Oriente con diversi viaggi, lavori e corsi di formazione in Asia. Ambizioso e instancabile, progetta anche coltelli e stoviglie di proprio gusto e perfeziona l’uso delle tecnologie che “piega” al servizio della sua idea di cucina; semplice e concreta all’apparenza ma originale e vibrante grazie ai personalissimi abbinamenti dei sapori, delle salse e dei dressing.
Dal 1998 ha avviato insieme al collega e amico di sempre Tommaso Arrigoni, il ristorante “Innocenti Evasioni” di Milano conquistando la stella Michelin nel 2009, un luogo accogliente e delizioso, grazie agli arredi classici e all’originale giardino Zen.

-Da bambino cosa sognavi di diventare?
Pilota di aerei

-Il primo sapore che ti ricordi.
Zafferano

-Qual è il senso più importante?
Tutti

-Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Quello che ancora non conosco

-Come hai speso il primo stipendio?
Dischi/Vinili

-Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
La trippa di mia mamma
Il risotto alla milanese
La pizza

-Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Frutta e verdura

-Qual è il tuo cibo consolatorio?
Il gelato…quello buono

-Che rapporto hai con le tecnologie?
Ottimo rapporto: il tuo secondo cervello, il tuo terzo e quarto occhio, la tua terza e quarta mano, ecc.

-All’ Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
A breve te lo dirò!

-Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Mia moglie a parte, con la quale ogni cena è un sogno, avrei voluto invitare Kenjiro Azuma: ex pilota dell’ aviazione militare giapponese, scampato alla seconda guerra mondiale, ha vissuto la sua vita in Italia diventando un’ artista di fama mondiale.

-Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
Cambia con il cambiare dei piatti ma se proprio ne devo individuare una ti dico la Goccia-MU 765 di Kenjiro Azuma: la nascita e la morte, il dolce e il salato, la rotondità, la spigolosità.

-Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
La cavalcata delle walchirie….ahahaha

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