Nuove foto aggiunte

SOTTO LA TOQUE:
Flavio Costa
Concreto, Meticoloso, Sorprendente

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Flavio Costa, Patron del “21.9 Flavio Costa Ristorante & Albergo di Charme” a Piobesi d’Alba (Cn), che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigorifero.

Se di persona può sembrare un po’ schivo, una volta che si mette ai fornelli Flavio Costa è un eccezionale comunicatore. Poche cucine come la sua riescono a comunicare esattamente quello che lo chef vede tocca, annusa e assapora, portando nel piatto un racconto esatto di quello che sono state le sue sensazioni e le sue emozioni.
Quella di Costa è una cucina netta, definita, quasi didascalica del territorio di provenienza delle materie prime che Costa sceglie con capacità assoluta, senza sbagliare un colpo, grazie all’esperienza di una vita.
Ha appreso le nozioni basilari sul cibo da genitori, zii e nonni tutti appassionati e dediti a lavori contadini, per poi perfezionare le tecniche a scuola e spaccandosi la schiena durante lunghe stagioni in grandi alberghi nei luoghi dove gli altri facevano villeggiatura.
Ma Flavio quando cucina non sente la stanchezza e continua a testa bassa costruendo un percorso professionale fatto di sacrifici ma solidissimo e costellato di riconoscimenti sacrosanti, arrivati da tutte le guide compresa la Michelin. Un viaggio iniziato nella sua Liguria, prima a Savona e poi ad Albissola e arrivato da un paio d’anni in Piemonte, a Piobesi d’Alba terra di tartufi, nocciole, vini e di tanti altri giacimenti noti ai gourmet.
Flavio Costa si inserisce nel nuovo contesto come un camaleonte e sembra che sia nato qui, invece mantiene il Dna della cucina ligure, di mare e non solo, diventa figlio di entrambi i territori con una cucina di pesce, di carne, vegetale e stagionale, un racconto nel quale si immedesima e noi non dovremo fare altro che sederci alla sua tavola, chiudere gli occhi, lasciarci guidare e assaporare il piacere.

-Da bambino cosa sognavi di diventare?
Un agricoltore

-Il primo sapore che ti ricordi.
La selvaggina

-Qual è il senso più importante?
Il palato

-Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
I più semplici

-Come hai speso il primo stipendio?
Per acquistare la moto

-Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Gli spaghetti al pomodoro, la pizza e la crema di zucchette trombette seppie al nero e scorzette candite di limoni

-Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Salumi e formaggi

-Qual è il tuo cibo consolatorio?
Il Foie gras

-Che rapporto hai con le tecnologie?
Difficile

-All’ Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Farfalle al pomodoro

-Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Mia moglie e le mie figlie

-Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
Le opere di Kandinsky

-Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“Stairway to heaven” dei Led Zeppelin

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