IL NUOVISSIMO RISTORANTE COOD
RACCONTATO DA GIANFRANCO SEMENZATO
Lui è quanto di più travolgente e appassionato vi potete aspettare da un cuoco; una parlantina fluente, simpatica e travolgente su qualsiasi, ma veramente qualsiasi argomento inerente il suo lavoro, dalle tecniche, ai trend alle materie prime più note fino a quelle meno conosciute, è praticamente impossibile coglierlo impreparato.
D'altronde sono 35 anni, da quando ne aveva 15 e frequentava l’alberghiero, che “galoppa” tra i fornelli e i fornitori, fra viaggi, esperienze, cooking-class e ben 25 anni da executive al Globe di Piazza Cinque Giornate a Milano ne ha viste, assaggiate e cucinate veramente di ogni.
Oggi il suo nuovo progetto si chiama COOD ed è nato insieme a Bruno Marsico, suo manager da sempre e altri tre soci, Giovanni Ferraresi, Maurizio Galardo e Luca Beni. L’insegna recita “Cocktail & Beef” e “le carte” le presenta subito la vetrina su strada, nel quartiere dietro Porta Venezia, con una esposizione di tagli di carne pregiati e succulenti poi, appena varcata la soglia, sarà l’immenso bancone del bar ad attirare l’attenzione.
Qui una squadra di abili barman mixa, mesce e crea una serie di proposte che vanno dai classici ai rivisitati, fino a ricette particolari preparate con gli stessi aromi utilizzati per cucinare e frollare le carni. Giusto per preparare il palato alla cena, anche se il bar può essere frequentato disgiuntamente al ristorante.
Chiedo a Gianfranco Semenzato dove nasce l’idea di questo concept: “Da attento frequentatore mi ero reso conto che a Milano esiste qualche locale dedicato alla carne, anche molto valido, ma tendenzialmente concentrato su quello. Io volevo che al COOD gli amanti della carne trovassero comunque tutto, anche dei primi piatti fatti come Dio comanda, dei dolci, pane e grissini veramente speciali e molto altro, sempre però nell’ambito di una cucina concreta e tradizionale, quella che piace a me”
Infatti al COOD si può gustare una pasta fresca fatta in casa, così come gli gnocchi di patate conditi con ragù delle migliori carni e delle focacce fatte da fermentazione di quasi 100 ore della farina.
Una salumeria vera e propria serve taglieri di altissima qualità, ma veniamo alle carni: “La qualità è la parola d’ordine, insieme alla bontà e al piacere. Tagli nobili e rari ma anche tagli minori” dice Semenzato “Abbiamo giocato coi prezzi andando in giro per il mondo a scovare carni favolose ma fuori dagli itinerari classici, volevamo una carne “democratica” che faccesse godere i clienti di tutte le tasche. Vi sorprenderò anche con alcune rarità come la zebra, l’antilope e il canguro col suo filetto superlativo.”
Il ristorante sarà una vera esperienza con, al posto dei menù, degli I-Pad con tutte le info sulla filiera della carne e le curiosità, la Libreria del vino, una sala di degustazione con le pareti-espositore di vini da tutto il mondo e ben 5 ambienti tagliati per tutte le esigenze, arredati e illuminati con eleganza e avvolti dalla musica soft selezionata da Luca Beni.
Insomma Gianfranco non manca niente, forse l’unica cosa che non c’è è il pesce “Su questo sto già lavorando e nei prossimi mesi aprirò un Cocktail & Fish in località che comunicherò a tempo debito” .
http://www.ristorantecood.com