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LA MADONNINA DEL PESCATORE
COMPIE OGGI 36 ANNI

Un ristorante unico per molti motivi, dalla location direttamente sulla spiaggia di Senigallia, alla proposta ittica originale, al patron Moreno Cedroni, geniale, intuitivo, comunicativo eppure semplice, gioioso, disponibile. Le due Stelle Michelin appuntate sul petto sono un riconoscimento a tutto ciò, e brillano grazie al continuo evolversi e maturare rimanendo testardamente se stesso.
Per celebrare questo anniversario, niente di meglio che ascoltare il racconto direttamente da Moreno con le sue riflessioni sul periodo che stiamo attraversando:

"Ogni luogo ha una storia da raccontare. Quella della Madonnina inizia nel 1984, 36 anni fa, quando ho aperto la Madonnina del Pescatore.
Il 24 aprile 1984, per prima cosa ho esposto un cartello, fuori dal locale, sulla palizzata: annunciavo la novità e esponevo per la prima volta il menù della Madonnina. Quella palizzata era la bacheca dei social di adesso.
All’epoca proponevo, in quel menù della mia giovane Madonnina, i piatti della tradizione marchigiana secondo la ricetta della mia mamma e della nonna. Per quattro anni, poi, mi sono occupato della sala, prima che la mia vera vocazione prendesse il sopravvento e gettasse le basi del mio futuro.
Ho fatto così il mio primo passo in cucina, come un curioso esploratore che si affaccia verso qualcosa di nuovo. E, da lì, è iniziato un crescendo di corsi e viaggi, in Italia e in Europa, tra sapori e ispirazioni, creatività e sperimentazione, nella contaminazione tra la tradizione italiana e quelle incontrate nei soggiorni all’estero.
Trentasei anni di formazione continua del gusto e trentasei anni di piatti e architettura della sala, materia e mise en place che raccontano buon gusto e freschezza

Questo è un patrimonio immateriale di inestimabile valore, che io - e ho ragione di credere, anche i miei colleghi - non abbiamo intenzione di perdere o svendere. Abbiamo, anzi, il dovere morale di custodire nella sua integrità. Il nostro lavoro porta da sempre con sé una grande responsabilità, di cui noi chef abbiamo fatto una vera missione. Con le nostre attività, infatti, andiamo a rispondere alle esigenze insite nell’essere umano: il convivio.
Si va cena per il puro piacere della scoperta del gusto o per celebrare un evento speciale con le persona amate, noi accompagniamo i nostri ospiti in queste tappe della loro vita ed esaudiamo il loro bisogno naturale di socialità.
Il nostro compito è quello di rendere l’esperienza sempre unica e, soprattutto, di qualità. Dalle materie prime all’attenzione al dettaglio, in qualunque fase dell’esperienza al ristorante, non si può pensare di operare dei tagli sulla qualità, che andrebbero a compromettere irrimediabilmente il quadro composto.

L’emergenza sanitaria mondiale che ci ha visti coinvolti, ci ha chiamati però a mostrarci pronti anche davanti all’imprevedibilità degli eventi.
Non ci chiede, però, di cambiare, di snaturarci, di far sgretolare quanto abbiamo costruito.
Quello che ritengo opportuno, per questo periodo di emergenza, è di adattarci temporaneamente alla situazione. Ci faremo trovare pronti, attrezzati, allineati alle disposizioni del nostro Governo: così da far sentire il cliente protetto e al sicuro, in un luogo protetto, come può essere casa, come sempre.

La Madonnina è un luogo di rifugio, come il porto per le barche, dove il beccheggio delle onde diventa una culla per il palato dei nostri amati clienti.

Cosa Cambierà? Preferisco raccontarvi cosa non cambierà, perché tutto quello che vi ho descritto sopra rimane la base salda del mio e nostro progetto".

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