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20 MAGGIO: LA GIORNATA
MONDIALE DELLE API

Proclamata dall’ONU per il 20 maggio, è una giornata dedicata al pianeta e alle api ed è supportata da oltre 100 Paesi che condividono la lotta per la sopravvivenza della specie.
Einstein fece una profezia, controversa ma quanto mai attuale: “Se un giorno le api dovessero
scomparire, all’uomo resterebbero solo quattro anni di vita”. E se il genio avesse ragione?

Il problema è ormai serio. Pesticidi, acaricidi e nuovi parassiti costituiscono una minaccia severa nei confronti di questi straordinari insetti, un pericolo per la campagna e per l’agricoltura tutta.
Quando pensiamo alle api, le mettiamo sempre in relazione alla loro produzione di miele ma, in realtà, queste “piccole operaie” sono fondamentali per l’impollinazione di moltissime specie. Secondo dati FAO (Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite) la popolazione delle api e degli impollinatori si è ridotta di oltre il 30% e questo preoccupante andamento sta ad indicare che moltissime delle nostre varietà alimentari sono a rischio. Insomma sono molti i cibi che potremmo non trovare più sulle nostre tavole.

In Italia sono tante le aziende che hanno compreso l’importanza della coltivazione biologica. Fra queste è stata sicuramente una pioniera la RIGONI DI ASIAGO, azienda leader nel settore della produzione alimentare naturale, da quando nonna Elisa Rigoni, nel 1921, portò ad Asiago da Varese dove era sfollata, 6 alveari, una sorta di “dono prezioso” per figli e nipoti.
Il suo amore e, soprattutto, il suo rispetto per la natura e l’ambiente le avevano suggerito quello che gli uomini oggi stanno dimenticando, che le api non producono solo miele ma fanno rifiorire, anno dopo anno, fiori e frutti, producendo biodiversità ed equilibrio naturale. Nella foto un’immagine della Rigoni di Asiago nel 1935 (www.rigonidiasiago.it)

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