CECILE, ULTIMO NATO
DI CANTINA MARILINA
Quanto amore è possibile mettere nella produzione di un vino? Le storie degli ultimi anni raccontano che è necessario metterne tanto; per produrre un ottimo vino si deve amare molto il mestiere che si fa, amare il territorio e la natura. Quello del vignaiolo è un lavoro duro, costante, influenzato dalle stagioni, dalle intemperie, dagli eventi naturali e ha bisogno di tanta fatica e tanto tempo, tanta pazienza e testardaggine… e senza passione non si sopporta tutto questo.
I risultati per fortuna possono essere molto appaganti, meritati e proporzionali all’amore messo in campo.
Così è stato quando Marilina Paternò e suo padre, l’enologo Angelo, hanno stappato la prima bottiglia del loro “Cecile”, un orange wine di Moscato Bianco, biologico e non filtrato, l’ultimo nato di Cantina Marilina a Noto in provincia di Siracusa.
Grande emozione e commozione per il risultato di un lavoro intenso durato oltre 3 anni e dedicato al grandissimo amore di nonno Angelo per la sua prima nipotina Cecilia, figlia di Marilina e alla quale sono stati dedicati sia il nome del vino che l’immagine dell’etichetta.
Un vino che poteva nascere solo in Val di Noto, strettamente legato a questo territorio che gli ha donato il sole e il vento e che i Paternò hanno prodotto con il rispetto massimo, senza filtrazione, refrigerazione né chiarificazione.
La raccolta tardiva completamente manuale ha dato valore alle uve che sono poi macerate 18 ore, fermentate e affinate in barriques per 28 mesi e in bottiglia per altri 6 mesi. Tutto sotto il controllo amorevole e costante di Angelo Paternò che ha investito tutta la sua esperienza e per traghettare questo vino nel futuro dell’azienda.
Il nome, che è quello di una bimba, racconta proprio di una nuova creatura che rimarrà parte e valore della famiglia, il prodotto è raro e prezioso, da degustare con calma e curiosità, per scoprire sfumature e potenzialità.
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